Il piedicroce della chiesa è affiancato da un originale campanile risalente al XI secolo, che presenta due serie di monofore e bifore a tutto sesto. Un ciclo di affreschi gotico dell’anno 1520, sulla parete nord, raffigura il martirio di San Vito. I notevoli affreschi nell’abside risalgono invece al periodo attorno al 1200 e raffigurano, tra gli altri, Cristo nella mandorla e due mostri marini che combattono. Di grande valore è anche il polittico gotico proveniente dall’Engadina, più precisamente dalla bottega dello scultore Ivo Strigel.
Sulla collina di Tarces sono stati portati alla luce numerosi reperti archeologici, tra i quali una punta di corno di cervo levigata con scritta runica retica e una spada celtica.