Bagno Oberhaus sopra Parcines fu un tempo ambita meta di villeggiatura estiva per gli abitanti di Merano.
I bagni terapeutici e l’ottima qualità dell’acqua potabile che sgorgava nel cuore del Gruppo di Tessa attirarono schiere di ospiti.
Il maso Oberhaus fu menzionato negli atti per la prima volta nel 1357. L’apice dell’attività termale risale al XVII secolo.
All’epoca i bagni erano ben frequentati da nobili e borghesi, ma anche dal clero.
Di conseguenza, nel 1697 fu costruita una cappella consacrata ai santi medici Cosma e Damiano.
Lo “stabilimento” di Bagno Oberhaus consisteva in due semplici case di legno e una cappella a monte della casa. I locali adibiti ai bagni erano formati da 5 cabine con rispettivamente due vasche. Al piano superiore si trovavano 6 piccole stanze per ospiti. Di fronte vi era una caldaia incassata nel muro che serviva a preparare le miscele per i bagni alle erbe (sono documentate camomilla, cumino dei prati, lavanda, timo e altre erbe alpine). Nella locanda ci si ritrovava per ballare, mentre i viandanti che vi fecero sosta dopo una lunga escursione giocavano a carte o si sfidavano nel gioco dei birilli da tavolo. Bagno Oberhaus era un semplice maso di montagna, che però accordava grande importanza alla pulizia e al senso dell’ordine. Gli ospiti dovevano portarsi da casa la propria biancheria da letto.
L'acqua sorgiva (ricca di ferro, gesso, allume e argilla) nasceva da una fresca sorgente di montagna e veniva condotta ai bagni in tubi di legno. Anche l’acqua potabile (dal sapore amaro, decisamente fredda e limpida e ricca di ferro, magnesio, cloruro di sodio e sale mirabile) che sgorgava da una roccia a valle dello stabilimento veniva usata per i bagni. C’era poi la cosiddetta “acqua della febbre" (ricca di cloruro di sodio, gesso e acido solforico libero), un’acqua potabile somministrata nell’ambito delle cure idropiniche. Bagno Oberhaus ospitava spesso pazienti affetti da malaria. Prima del prosciugamento delle paludi dell’Adige la cosiddetta febbre intermittente (malaria) era una malattia molto diffusa fra gli abitanti della regione, curata appunto con l’acqua della febbre. Tutte le sorgenti avevano una temperatura di 6,2° C ed erano note per allievare i reumatismi e facilitare la convalescenza.
“Perché nelle belle giornate a nessuno verrà in mente di stare a casa, considerando che escursioni di ogni genere invitano a godersi la frescura estiva, p.es. a Oberhaus. Questo bellissimo maso di montagna sorge a nordest di Parcines e ospita, avvolto in un bosco di conifere, un bagno termale le cui acque nascono da una sorgente a monte della casa e trasportano ferro, gesso e allume. Nei pressi della casa sgorga anche una seconda sorgente, limpida, cristallina e fredda come il ghiaccio anche in estate. Quest’ultima è ricca di ferro, magnesia, cloruro di sodio e sale mirabile e viene impiegata con successo nella cura idropinica contro la malaria, l’anemia sideropenica, la debolezza di stomaco e di nervi. Una cappella soddisfa le esigenze degli ospiti devoti.” (articolo tratto dal giornale "Meraner Zeitung", 1877)
Che l’acqua potabile proveniente dalla propria fonte godesse di ottima fama è testimoniato anche da una menzione nella guida di Fridolin Plant (Neuer Führer durch Meran und Umgebung) del 1879: "Da Parcines, un ripido sentiero che nella migliore delle ipotesi è utilizzabile anche come sentiero equestre, conduce al famoso Bagno Oberhaus, circondato da una natura meravigliosamente selvaggia e molto apprezzato per la sua eccellente acqua potabile.”
L’attività termale di Bagno Oberhaus durò fino al 1917, quando lo stabilimento e la cappella furono travolti da una frana. Una delle due campane suona tuttora nel lontano Camerun in Africa. La seconda campana invece era stata portata nella Valle di Tel, precisamente nella chiesetta accanto al Rifugio Cima Fiammante (Lodnerhütte), dove suonò a messa dal 1933 al 1982, anno in cui fu sostituita per via di una crepa nel bronzo. Nel posto in cui un tempo sorgeva la vecchia chiesetta, oggi ci si imbatte in un pilone votivo.
La locanda con pista dei birilli, gestita da Alfons e Irma Villotti, continuò a ospitare forestieri ed escursionisti e rimase un popolare punto di ritrovo fino al 1959. Le fonti termali di Bagno Oberhaus esistono a tutt’oggi.
Dal 2003 il maso Oberhaus è gestito da mano privata e, non essendo servito da una strada d’accesso, è raggiungibile soltanto a piedi.