Ma è una missione eccezionale”. Quindi, attraverso una porta poco appariscente, entriamo in un altro mondo.
La nostra guida ci conduce oltre il ciclo di affreschi, una metà dell’affresco raffigura eventi storici come la Guerra Contadina Tirolese, l’altra metà è un estratto dalle saghe di Naturno, nelle sale e nelle stanze all’interno del castello.
Attraversiamo le diverse stanze, il soggiorno, la stanza della Riforma, lo scrittoio e la camera del giudice, in cui venne convocato Michael Gaismair, il leggendario capo della rivolta contadina tirolese. Le pareti rivestite di pannelli, i soffitti a cassettoni, le pesanti cassapanche, i dipinti che ritraggono i vescovi di Coira, che sembrano seguire con lo sguardo: si ha l’impressione di essere in un’altra dimensione temporale e ovunque si posino gli occhi il bello trionfa. Straordinario sono le finestre, ingrandite da Gottfried Georg Haas nel 19° secolo.
“Una cosa del genere non sarebbe più concepibile oggi, la Soprintendenza non lo permetterebbe”, spiega Franz Gurschler e aggiunge con un sorriso: “Certo, oggi siamo contenti delle grandi finestre. Nessun castello è forse così luminoso e inondato di luce come Castel Naturno.”
La combinazione di antiche tradizioni e vita quotidiana è notevole e conferisce al castello un’atmosfera speciale. Epoche e stili architettonici diversi si mescolano nell’architettura, e anche all’interno lo stile non è uniforme, ma espressione genuina del gusto dei proprietari passati.